La battaglia di Carcina L’occupazione francese Il ritorno dell’Austria
Il Settecento sta per concludersi quando giungono gli echi della Rivoluzione Francese, uno straordinario evento destinato ad incidere profondamente, nel bene e nel male, anche sulla storia dei nostri paesi.
Nel 1796 Napoleone Bonaparte passa le Alpi e attraversa il Piemonte con un esercito di 40.000 soldati per battere gli Austriaci.
In aprile le truppe francesi varcano l’Oglio ed entrano nel territorio della Repubblica Veneta che si limita a proclamare la propria neutralità.
Il disarmato atteggiamento della Serenissima è il segno che la fine del suo secolare dominio è ormai imminente. Pochi giorni dopo Napoleone entra in Brescia da Porta S. Nazzaro accolto con entusiasmo dagli esponenti della nobiltà e della borghesia “illuminata” che auspicano un radicale cambiamento sociale e politico sotto l’egida di un esercito straniero. Inizia così, con l’arrivo delle truppe francesi, “un’accozzaglia disordinata e malvestita, ma piena di entusiasmo e di canti”, il periodo forse più alto della nostra storia per i valori annunciati e più drammatico per il seguito di usurpazioni e vendette compiute in nome del motto “Libertà- Virtù- Uguaglianza”.
Una forte guarnigione di francesi presidia la città e altri reparti militari si distribuiscono nelle valli. Nel frattempo un’armata austriaca “forte di 38.000 tra fanti e cavalieri con centinaia di carri e decine di cannoni” scende dalla Valle Sabbia per sorprendere i francesi alle spalle; alcune migliaia di questi soldati, passando da Lodrino, giungono in Valle Trompia.
Il primo scontro armato si verifica nel territorio di Sarezzo.
Don Benedetto Pasini, parroco di Inzino, annota sul “Libro dei morti” della sua parrocchia l’avvenimento con queste parole:
è questo un giorno memorabile per l’arrivo nella valle dei Francesi contro gli Imperiali, che sono accampati nei pressi del ponte di Zenano. Infatti il giorno 30 per la strada di Lodrino e lungo questa via Valleriana passarono ottomila tra fanti e cavalieri, i quali, cacciati rapidamente quelli, hanno a loro volta occupato la Valle con grave danno degli abitanti.
E un’altra testimonianza dice:
1° agosto 1796. Carcina Valle Trompia […] sono discesi da questa Valle le Truppe Tedesche, contro le Truppe Francesi e nella terra di Zanano e Sarezzo il giorno del dì 30 luio hanno incontrato la guerra tra esse Truppe, con un sbaro de milla e più archibugiate, e canoni, e sono rimasti morti solamente in n° de 11, parte Tedeschi e parte Francesi, et una quantità di Francesi feriti e fatti prigionieri e condoti in città. R. Simoni, Per le contrade di Sarezzo.