FAQ Olio Extra Vergine Oliva

conservazione olio evo

L’olio extravergine di oliva EVO è sicuramente il più nobile tra i grassi vegetali ed è il miglior grasso alimentare in assoluto, sia perché si ottiene dalla lavorazione di un frutto, l’oliva, sia perché è estratto dalle olive con mezzi meccanici o fisici che non comportano alterazioni del prodotto.

Le FAQ piu’ richieste sull’olio extra vergine di oliva EVO da raccolta a produzione in Italia

Quando si raccolgono le olive italiane?   Da ottobre a novembre.
Raccolta olive a mano o meccanica?   Un’attenta brucatura a mano favorisce la qualità dell’olio.
Quando si portano le olive raccolte al frantoio?   Subito e comunque entro 24/48 ore!

Quante olive ci vogliono per fare 1 litro di olio? Servono 5/7 kili di olive per 1 litro di olio EVO.
Dove conservare l’olio extra vergine?   In contenitori di acciaio inossidabile, lattine apposite a perdere e bottiglie di vetro scuro.
Quando l’olio EVO è pronto per il consumo?   Subito!

Raccolta delle olive precoce o ritardata?
Sicuramente una raccolta precoce delle olive, già a partire da ottobre, favorisce una maggior qualità dell’olio EVO rispetto ad una raccolta tardiva.
Una raccolta precoce può però arrivare a dimezzare la produzione di olio estratto, incidendo sul suo costo.

Quanto costa l’olio extra vergine? Un olivicoltore onesto è portato a lavorare bene la terra e saranno onesti anche i suoi prodotti e i suoi costi.
Conoscendo personalmente chi è e come lavora il produttore, si potrà decidere più consapevolmente.

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L’olio extra vergine di oliva EVO è un prodotto naturale per eccellenza: quello che è contenuto all’interno del frutto oliva lo si ritrova nell’olio estratto che si può utilizzare immediatamente per l’alimentazione senza ulteriori trattamenti.

L’olio EVO si distingue  quindi per il suo notevole valore gastronomico e salutistico, ma manifesta una certa fragilità ed  è fondamentale usare degli accorgimenti particolari per una conservazione ottimale.

L’olio extra vergine di oliva, nel tempo, va soggetto a naturali processi di ossidazione degli acidi grassi presenti nell’olio. Per questo l’olio l’extravergine  di oliva deve essere protetto dalla luce, dal calore e dal contatto con l’ossigeno, poiché  questi sono tutti fattori che ne accelerano l’ossidazione e quindi ne riducono le proprietà salutistiche (quantità di sostanze fenoliche) e le qualità organolettiche (odore e sapore).

I contenitori ideali per la conservazione dell’olio sono recipienti che non lasciano passare la luce e l’aria, e che non rilasciano sostanze in grado di alterarne gli aromi e la composizione chimica. E’ opportuno conservarlo in bottiglie preferibilmente in vetro scuro, in  contenitori in acciaio inossidabile o in  lattine monouso e riporlo sempre in un luogo chiuso fresco, lontano da sorgenti di luce, di calore e da altri alimenti, soprattutto, da prodotti come detersivi, dei quali assorbirebbe, inevitabilmente, gli odori.

E’ importante richiudere bene i contenitori dopo l’uso per evitare il contatto con l’aria.

Per un eventuale riutilizzo dei contenitori, lavarli accuratamente con “Bicarbonato di sodio” diluito in acqua calda, sciacquarli ed asciugarli.

Inoltre non si dovrebbe  lasciate mai l’olio extravergine di oliva in contenitori di plastica, se non per il tempo strettamente necessario al trasporto, in quanto l’acido oleico intacca la plastica producendo sostanze nocive ed inoltre sono trasparenti.

Per preservare in modo ottimale  le caratteristiche peculiari dell’olio extra vergine d’oliva la temperatura di conservazione deve essere intorno ai 15°-18° ma  tende a conservarsi senza grandi problemi anche a temperature diverse.
Con temperature sui  13-14°C i trigliceridi all’interno dell’olio tendono a cristallizzare.

Se l’olio ha subito un congelamento, nella bottiglia sono presenti dei pallini bianchi in sospensione. Ciò non significa che l’olio sia avariato, ma il prodotto ha subìto un processo innescato da uno sbalzo di temperatura.

 Infatti, l’olio è composto da acidi grassi. Sotto i 5/6 gradi la parte di acidi grassi si scompone, ma le varie parti vengono riequilibrate quando la temperatura ritorna normale. Le tracce bianche che si formano nel vetro sono di acido palmitico e stearico che rappresentano la parte solida dell’olio. Se lo sbalzo di temperatura è rapido, congela più rapidamente e se le bottiglie rimangono esposte a lungo sotto lo zero, i “pallini” sono più resistenti e si sciolgono poi lentamente.

L’olio non deve essere scongelato a temperature elevate, ma va lasciato a temperatura ambiente per evitare drastici sbalzi di temperatura che provocano irrancidimento.

Anche le alte temperature tendono ad irrancidire l’olio lasciando in bocca una sensazione di grasso.

Una corretta conservazione dell’olio extra vergine d’oliva EVO, prodotto principe della dieta mediterranea, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità’ garantisce  nel tempo la preservazione delle sue particolari caratteristiche organolettiche e salutistiche, che garantiscono un apporto di sostanze che sono di primaria importanza per l’organismo umano.

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