Noboli

È ritenuto uno dei paesi più antichi della valle, il più antico del nostro Comune. Il piccolo borgo pre-celtico, quasi nascosto in una insenatura della montagna, vide forse il passaggio degli uomini del Neolitico.

Ancora in epoca romana non aveva che sporadici rapporti con Zanano, da esso nettamente separato dal corso del fiume. Al contrario, Noboli mantenne sempre uno stretto legame con Sarezzo al quale era collegato tramite l’antico ponte romano.

Quasi nulla sappiamo della Noboli alto medievale.Le poche famiglie qui residenti, radicate in uno spazio limitato, fedeli alle loro tradizioni, seppero mantenersi indipendenti per lunghi secoli.

Al pari di Sarezzo, intorno all’anno Mille, Noboli doveva annoverare alcuni possedimenti vescovili, così come Cogozzo e S. Vigilio ai quali Noboli era unito dalla strada di valle sulla destra del Mella.

La prima chiesetta, eretta al culmine della strada che dal fiume sale verso ove dividendo il paese, si ritiene sia stata intitolata a S. Apollonio.

Secondo alcuni storici in prossimità della chiesa c’era un cenobio, proprietà di alcuni monaci.

La parte più a nord del paese, in prossimità del Gélé, dovette far parte, con alcune sue fucinette, dei beni del monastero di S. Giulia. R. Simoni, Per le contrade di Sarezzo.

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