I confini tra il comune di Sarezzo e quello di Gardone Val Trompia, a nord del ponte di Zanano, non erano, a quel tempo, ben definiti.
Gli Avogadro, come abbiamo visto, avevano possedimenti in Val Cavrera, alle porte di Gardone; parimenti alcune famiglie gardonesi possedevano terreni al ponte di Zanano ed in valle di Gombio.
Nel primo giorno delle Rogazioni capitava che al ponte di Zanano giungesse sia la processione dei parrocchiani di Sarezzo che quella dei parrocchiani di Gardone e questo sollevava discussioni e liti riguardanti i confini comunali.
Nel 1494, nel corso di una contesa fra il comune di Gardone e gli Avogadro, venne citato in giudizio “il Magnifico signor Giacomo Avogadro, cavaliere, cittadino di Brescia e patrizio veneto”, il quale, interrogato, dichiarò che:
“per molti anni aveva visto i sacerdoti della terra di Gardone, Magno ed Inzino, con parecchi uomini di questi comuni, venire in processione con la croce nella festa di San Marco fino al ponte di Zanano.
Ed allo stesso modo i sacerdoti del comune di Sarezzo con la croce e molti uomini dello stesso comune venire in processione fino oltre il ponte di Zanano e appoggiare le croci in un prato, dopodiché tutti andavano dietro alle proprie croci per tornare a casa.
Tuttavia il prato era ed è nel territorio di Sarezzo, anche se vi sono parecchie persone di Gardone. che hanno delle possessioni, ossia dei prati, nel territorio di Sarezzo”. R. Simoni, Per le contrade di Sarezzo