Quando le nonne eran bambine
Le loro nonne nelle loro cucine
Avevan un’amica calda e scoppiettante
Da cui scaturiva un aroma invitante.
Era la stufa con la sua piastra rovente
Su cui borbottava il minestrone bollente
O il paiolo con la gialla polenta fumante.
Il nonno con l’accetta dei bei tronchetti tagliava
Per quella stufa birbona che mai si accontentava.
La stufa era infatti una grande golosa
E di legna ne mangiava a iosa.
Ma il bel tepore che regalava
Valeva ogni ciocco che consumava.
Quando il nonno dopo la pioggia rincasava
La giacca bagnata accanto vi posava
E nuvolette bianche leggere si levavan
Dalla stoffa che pian piano si asciugava.
E nelle lunghe sere invernali
Il nonno e la nonna, inforcati gli occhiali
Sedevan vicini alla loro calda amica
E si riposavan dalla fatica.
La nonna una sciarpa o uno scialle sferruzzava,
il nonno con il giornale si informava
nel tepore gorgogliante
di una dolce tisana che dalla stufa
emanava il suo aroma rassicurante.
E quando a letto finalmente andavano
Un caldo abbraccio con le braci creavano.
Dentro la monaca uno scaldino
E stavano bene fino al mattino.
Sonia ROSPETTI 17 aprile 2023