A lungo si è discusso e scritto sull’esistenza, o meno, di un castello, detto di Testaforte, al ponte di Zanano, da alcuni studiosi scambiato con il palazzo di Zanano che fu residenza degli Avogadro.
Una delle motivazioni per le quali il vescovo di Brescia inviò i suoi fidati Avogadri a Zanano fu forse quella di salvaguardare efficacemente la valle, dove la chiesa bresciana contava tanti beni, contro le brame ghibelline.
Fu allora, forse all’inizio del secolo XIII, che sorse il “castrum”, il baluardo difensivo della Valle Trompia in prossimità del ponte di Zanano, allo sbocco della valle di Gombio, che era la strada più breve dalla Valcamonica a Brescia e da cui potevano venire le incursioni dei Camuni e di Bergamo, città ghibellina.
Che il castello si trovasse al ponte di Zanano potrebbe provarlo anche l’affresco degli Orsi bianchi e degli Orsi neri di palazzo Avogadro; ma una conferma inconfutabile ci viene da alcuni documenti storici, in particolare dalle note “pergamene di Bovegno”, risalenti ai primi decenni del 1300.
Sono, queste, alcune ricevute notarili attestanti i versamenti effettuati dal comune di Bovegno per il mantenimento del capitano di Valle e dei suoi soldati che risiedevano nel castello.
Il 20 agosto 1323, in Zanano, Bonaventura di Bevulchino, notaio, massaro ed esattore della comunità della Valle Trompia, a nome del Conte Zilbardo di Calepio, Capitano del castello di Zanano, riceve da Gerardino Romagni di Bovegno, lire 28 e soldi 15 a saldo del debito per il salario del capitano e dei custodi del castello di Testaforte al ponte di Zanano, oltre che per i lavori effettuati all’edificio.
Il 20 giugno 1324, in Brescia, Girardo di Clusone riceve da Corradino di Mezcano, Sindaco di Bovegno, 7 lire imperiali e12 soldi a soluzione del salario suo e dei custodi del castello di Zanano.
L’11 luglio 1326 Rizardo da Marmentino, Capitano del castello di Testaforte di Zanano, riceve da Egenino da Ludizzo 11 lire, 13 soldi e l0 imperiali per il salario suo e dei suoi uomini relativo al mese di giugno come contributo che il Comune di Bovegno doveva versare per i suoi 92 fuochi.
Il 7 novembre 1327, in Zanano, Inverardo da Paratico, Capitano del Castello di Testaforte al ponte di Zanano, riceve da Giacomino Formichi, vicario del Comune di Bovegno, 15 lire imperiali, soldi 6 e imperiali quale salario suo e dei suoi soldati per il mese di ottobre.
Il 3 dicembre 1330, in Bovegno, Bernardo Pinzoni riceve da Pedersino Romagni, massaro del Comune di Bovegno, lo stipendio di 6 mesi e 4 giorni per avere egli ricoperto la carica di Capitano del castello al ponte di Zanano e per alcune spese da lui sostenute. R. Simoni, Per le contrade di Sarezzo.